
Martedì 17 aprile alle ore 11.00 le classi terze medie hanno incontrato
Gemma Capra, vedova Calabresi.
La lettura dell’autobiografia “
Spingendo la notte più in là” del figlio, Mario Calabresi, aveva incuriosito professori ed alunni in particolare a proposito della figura della madre, la persona a cui l’autore, nel raccontare la propria storia, si dimostra più grato.
Ci siamo accorti che la ragione per cui era valsa la pena per Mario riguardare la propria esperienza aveva a che fare con lei. L’abbiamo subito invitata e i ragazzi hanno prontamente preparato domande: belle, profonde, essenziali (alcune anche un po’ impertinenti).
Così quella mattina abbiamo avuto modo di interrogare e conoscere Gemma: il suo resoconto sugli anni della contestazione, il significato della calunnia e del perdono, il valore della memoria e del coraggio, i suoi incontri fugaci e propizi, la sua voglia di compromettersi con chi ha davanti, a costo di riaprire la grande ferita. Una ferita che l’ha segnata e che l’ha mossa. Ci siamo imbattuti, soprattutto, nel suo instancabile “scommettere sulla vita”.
Pubblichiamo il video dell'incontro.