La scuola che riparte Rassegna stampa sul "mondo scuola" in questo momento di grande prova
In un momento così eccezionale chi "fa scuola" si domanda quale sia la strada migliore per continuare il proprio lavoro e cerca di fare delle scelte che preservino tutto il valore dell'esperienza scolastica. Qui di seguito gli interventi di Elena Ugolini.
17 Gennaio 2021 METODO DI STUDIO, LABORATORI E AUTONOMIA Su Bologna7, Francesca Guizzardi racconta la strada fatta a 3 anni dall'apertura della proposta Campus delle Scuole Medie Malpighi Revedin. Un'educazione a tutto tondo
Novembre 2020 UN GIORNO ALLA SETTIMANA ALMENO SIANO LEZIONI IN PRESENZA Su La Repubblica Elena Ugolini interviene appellandosi per la possibiltà di permettere agli studenti delle Scuole Superiori di frequentare almeno un giorno in presenza La Repubblica - venerdì 27 novembre 2020
Ottobre 2020 LIVING IN A SMART WORLD Per affrontare questo tema da diverse angolazioni ZEISS Italia ha pubblicato una serie di video sul canale di Youtube e ha chiesto a Elena Ugolini cosa significa fare scuola oggi e che contributo può dare la tecnologia.
"... La scuola come luogo indispensabile per la trasmissione del bello e del vero da una generazione all'altra... In questo momento di difficoltà, grazie alla tecnologia abbiamo mantenuto vivo il rapporto i nostri ragazzi e siamo riusciti a non interrompere questo filo vitale..."
Martedi' 15 settembre 2020
Agenzia Dire - Elena Ugolini chiede a tutti gli studenti serietà e rigorenel rispettare le regole anti covid. In gioco c'è la possibilità stessa di venire a scuola
Ragionevolezza, responsabilità e spirito di collaborazione per un bene primario che riguarda tutti. Su Bologna Sette, inserto settimanale di Avvenire, Elena Ugolini approfondisce le ragioni e il valore dell'impegno necessari perchè le scuole possano riaprire in presenza.
Al lavoro per garantire la scuola ai nostri ragazzi. Sulle pagine del Resto del Carlino, Elena Ugolini racconta i passi fatti per permettere agli studenti poter continuare ad andare a scuola.
Restituiamo la scuola ai nostri ragazzi. Dalle pagine del Resto del Carlino Quotidiano Nazionale, Elena Ugolini chiede tempestività e collaborazione per riaprire scuole e università. Vera possibilità per far ripartire la nostra nazione e e dare speranza al futuro dei nostri giovani.
La preside interviene nella trasmissione La città ne parla di RAI Radio 3.
Mercoledì 15 aprile 2020
Il desiderio di mantenere il contatto con i propri studenti, la scoperta che si può gustare una lezione anche se live, la decisione degli insegnanti di rivoluzionare il loro lavoro per usare al meglio la tecnologia e rendere le lezioni adeguate a tutti gli studenti, la discriminazione che le 800.00 famiglie delle scuole paritarie stanno subendo in questo momento di emergenza...
Francesco Spada di TvBologna.it dialoga con Elena Ugolini sulle scelte delle Scuole Malpighi per affrontare questi giorni e sui tanti problemi che emergono nel fare scuola in un periodo così drammatico.
Venerdì 10 aprile 2020
Intervista di Tempi.it
Sabato 4 aprile 2020 Il Quotidiano Nazionale ha chiesto alla preside Elena Ugolini di raccontare questa prima esperienza di didattica a distanza, divenuta modalità unica per poter proseguire l'anno scolastico.
"Disciplinati, attenti, responsabilizzati:la risposta dei nostri alunni ci insegna che la didattica a distanza, se fatta bene, è uno strumento importantissimo per il futuro». La pandemia portata dal Covid-19 sta cambiando la vita di tutti, ma chi pensava che l’istruzione ne avrebbe subito drammatiche conseguenze e pesanti ferite dovrà in parte ricredersi: l’e-learning funziona. A insegnarcelo – questa volta –sono i ragazzi stessi... La didattica on line si sta rivelando un salvagente in un periodo tragico, per non perdere ore di lezione preziose e continuare la formazione dei nostri ragazzi. Lei che li sente quasi quotidianamente, che risposta sta vedendo? «Incredibile, a dir poco. Siamo veramente stupiti dal riscontro che stiamo avendo dagli studenti: siamo partiti subito dal 24 febbraio, quando è esplosa l’emergenza, e in una settimana eravamo già pronti con le lezioni ‘live’. È come se fossimo entrati nelle loro case per riportare la realtà: lo hanno capito subito». In che modo? «Gli studenti sentono la mancanza di quello a cui sono abituati almeno da quando hanno sei anni, come se da un giorno all’altro si smettesse di respirare...
C’è chi dice che i giovani siano sempre più dipendenti dalla tecnologia come automi, ma l’essere nativi digitali li aiuta anche nell’apprendimento? «Chiaro che parliamo di cose diverse, tra usare uno smartphone e seguire lezioni da casa. Eppure sembra scattato in loro un meccanismo di risposta: potersi confrontare sulla meccanica quantistica, leggere insieme una poesia in video, osservare un dipinto fa capire che la storia, la cultura, la realtà vanno oltre il drammatico periodo in cui ci siamo ritrovati. Abbiamo anche dato vita a un blog sul nostro sito con testi, disegni e racconti per avere dei feedback diretti: tutti testimoniano il funzionamento della didattica a distanza....
In un mondo sempre più digitale, il rapporto con i docenti resta però fondamentale? «Assolutamente, la relazione educativa è un pilastro. Anche solo la possibilità di confrontarsi con adulti che non siano i propri genitori, aiuta i giovani ad approcciare la pandemia con un’emotività e una maturità diverse. Una cosa è certa: ne usciranno più forti e cresciuti».